1995: a Rovigo il caso emblematico di un parcheggio interrato. Uno scavo mal gestito e, soprattutto, male impermeabilizzato ha continuato a causare gravi lesioni ad un complesso di edifici storici

Ancora dopo mesi dal termine dei lavori, uno scavo mal gestito e, soprattutto, male impermeabilizzato ha continuato a causare gravi lesioni ad un complesso di edifici storici presenti nell’area.

Nei mesi scorsi sono stato incaricato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Verona di redigere una perizia di parte per una causa che coinvolgeva la valutazione degli effetti degli scavi in falda. La causa verteva sui danni strutturali subiti da alcuni monumenti della città di Rovigo, danni che venivano imputati ad uno scavo effettuato nelle loro vicinanze per creare un parcheggio sotterraneo. I sopralluoghi hanno, in effetti, evidenziato che la chiesa della Rotonda, la chiesa di San Francesco, la relativa Canonica e la chiesa del Cristo hanno manifestato alcuni significativi cedimenti strutturali, verificatisi nel breve lasso di tempo di alcuni mesi. Le testimonianze riferiscono che il quadro fessurativo si è formato ed aggravato in concomitanza con i lavori di scavo e di emungimento d’acqua nell’adiacente cantiere tra il 1994 ed 1995.

Malgrado la notevole distanza tra i monumenti ed il cantiere, che in alcuni casi superava i 100 m, i cedimenti non omogenei del terreno di fondazione hanno provocato rotture e distacchi nei punti meno resistenti, che, oltre a rappresentare di per sé un rischio di collasso, comportano una notevole diminuzione del grado di sicurezza di assieme dell’edificio, che, come sempre avviene negli edifici storici in muratura, è affidato prevalentemente alla monoliticità dell’assieme ed al fatto che le varie murature si possano aiutare mutuamente. La presenza di giunti, fessure e separazioni impedisce questa forma di funzionamento e porta ad un forte incremento del rischio. Oltre ai monumenti, anche parte del tessuto del centro storico di Rovigo, in adiacenza al citato cantiere, ha subito lesioni di varia gravità, in edifici in cui i cedimenti sono proseguiti ben oltre la chiusura dello scavo. Una volta riscontrato il danno, si rendeva perciò necessario comprendere se e come lo scavo del parcheggio interrato avesse potuto causare i danni rilevati.

A dire il vero, l’analisi degli elaborati progettuali e la verifica delle parti realizzate sembrano avvallare, già da sole, la tesi che indicava lo scavo come responsabile dei fatti. Il progetto, infatti, prevedeva originariamente una profondità dei diaframmi di 15 metri, cosa che avrebbe consentito di intercettare due strati argillosi impermeabili, l’adozione di tiranti con lo scopo di vincolare in sommità i pannelli di diaframma, nonché l’esecuzione di un “tappo impermeabilizzante” di fondo realizzato mediante la tecnica del jet-grouting. In realtà, in corso d’opera sono state apportate alcune modifiche sostanziali al progetto che hanno previsto, tra le altre cose, di limitare i diaframmi ad una profondità di soli 10,8 m., sufficiente appena ad intestarsi nel primo strato argilloso, senza neanche attraversarlo completamente. I previsti tiranti, inoltre, sono stati sostituiti dallo stesso terreno a valle che formava una ripida scarpata a ridosso del diaframma e poi, in una seconda fase, da puntoni metallici semplicemente appoggiati ad un terreno poco trattato.

L’impermeabilizzazione del fondo, fortemente consigliabile per scavi in un ambiente come Rovigo dove la falda è particolarmente alta, è stata sostituita da un trattamento del terreno superficiale di fondo scavo, in cui si è impastato del cemento alla sabbia in situ, ottenendo una protezione solo superficiale, incapace di garantire una efficace impermeabilizzazione. E’ anche improbabile che il trattamento abbia potuto essere applicato sull’intera superficie di scavo quando era ancora presente una gran quantità di terreno posto “a scarpata”. Date queste premesse non stupisce che la “grande vasca” si sia riempita con sorprendente rapidità nel momento in cui i well-points, che avevano funzionato ininterrottamente per mesi per tenere basso il livello dell’acqua, sono stati spenti. Si è allora reso necessario emungere acqua dallo scavo, creando effetti locali di scavernamento in prossimità dei diaframmi e cedimenti del terreno nelle zone prossime al cantiere.

Una “mezza” soluzione non serve

Nella zona della rampa di accesso ai box, i pannelli hanno una profondità inferiore ai 10,80 m. La giustificazione addotta per questa scelta progettuale è stata che, proprio in quell’area, vi era un grosso canale fognario interrato. Questo, però, avrebbe dovuto suggerire un intervento di impermeabilizzazione tale da impedire l’enorme quantità di acqua che attraverso quel varco avrebbe potuto, come del resto è successo, entrare nel perimetro dei diaframmi. Ciò dimostra quanto sia inutile, ed anzi in taluni casi dannoso, cintare con un perimetro di diaframmi impermeabilizzanti una zona interna, lasciando un varco di grandi dimensioni su uno dei lati.

La più sofisticata strumentazione è stata sviluppata a Milano

Una tecnica sviluppata e brevettata recentemente all’interno del Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Milano, denominata “Permanent Scatters Technique”, ha fornito lo strumento per misurare, oggi nel 2002, i movimenti anomali del terreno avvenuti a partire dal 1992, comprendendo così nell’analisi sia il periodo storico che l’area geografica in cui sono stati effettuati gli scavi e gli emungimenti. Una tecnologia tutta italiana, messa a punto a seguito di 15 anni di ricerca nel campo dell’interferometria, di assoluta avanguardia nel panorama internazionale .

Si tratta di un miglioramento sostanziale e ben collaudato delle tecniche classiche di interferometria satellitare SAR, che consentono la lettura ed un confronto di grande precisione tra immagini radar, acquisite via satellite negli ultimi 10 anni con cadenza mensile. Scopo dei sistemi radar satellitari è fornire immagini elettromagnetiche della superficie terrestre, con due vantaggi rispetto ai più noti sistemi ottici: il primo,in virtù delle frequenze utilizzate, è la possibilità di osservazione continua del territorio sia di giorno che di notte, anche in presenza di copertura nuvolosa.

Il secondo vantaggio risiede nel fatto che le immagini SAR consentono di operare misure di deformazioni superficiali su vaste aree, anche centinaia di kmq, con precisione millimetrica e con elevata densità spaziale. Le informazioni ottenute da un’analisi PS possono essere utilizzate per diversi fini, in genere legati alla zonazione del territorio, e per impieghi quali l’individuazione di aree soggette a subsidenza (a causa di prelievi d’acqua, gas o idrocarburi), a fenomeni franosi e di instabilità di versante, il monitoraggio di zone vulcaniche, l’analisi di stabilità dei fabbricati, dei beni architettonici e degli edifici pubblici, delle zone adiacenti ad impianti sensibili (dighe, centrali, ecc.). Si tratta di uno strumento di monitoraggio senza eguali nella letteratura scientifica per accuratezza (2-3 mm), densità spaziale di punti di misura e competitività economica. Nel caso specifico, il confronto fra le immagini radar, realizzato in un numero notevole di punti (145 per la precisione), relativo a tutta la città di Rovigo ed in particolare alla zona attorno allo scavo del parcheggio interrato, ha fornito risultati diagnostici inconfutabili.

Le cause dei cedimenti degli edifici intorno…

Ad avvalorare la tesi che sia stato proprio l’indotto e prolungato abbassamento della falda freatica della città, dovuta alle operazioni di cantiere, a modificare gli equilibri idrogeologici della zona vi sono due fatti. Il primo è che gli edifici, anche lontani oltre 100 metri dalla zona di scavo, hanno presentato cedimenti e conseguenti lesioni proprio nello stesso periodo di forte emungimento dell’acqua. Il secondo è costituito dalle misurazioni effettuate dal comune di Rovigo che indicano quantità molto rilevanti di acqua emunta giornalmente dallo scavo e trasferita in fognatura. Vengono indicate quantità attorno agli 800-1000 mc al giorno. Riassumendo, il contenuto della sentenza a fine processo conferma che nella progettazione e realizzazione di questo progetto non si sono tenuti in conto due importanti fatti: che i diaframmi non sono stati tutti spinti alla stessa profondità, ma esiste un ampio varco nel perimetro impermeabile e che l’intero scavo è ubicato all’interno di una zona di terreno permeabile e poco addensato che interessa una ampia zona di Rovigo, costituito da un “paleoalveo”.

Entrambi questi fatti hanno causato un quantitativo di acqua da emungere molto superiore al previsto, con conseguente forte abbassamento della falda, oltre ad una estensione geometrica della zona interessata molto maggiore del previsto. Inoltre, una serie numerosa di circostanze e scelte ha portato ad un progetto dei lavori prima ed una realizzazione poi che si sono rivelate inadeguate e che hanno obiettivamente causato fessure, danni, crolli locali e pericolo di crollo globale e, comunque, una rilevante riduzione della sicurezza nei confronti di successivi, possibili e probabili eventi statici, in numerosi edifici circostanti ed in alcuni edifici anche lontani, ma caratterizzati da grande estensione geometrica e tipologia di materiali che li rendevano vulnerabili ai cedimenti differenziali.

Le indagini a posteriori, eseguite mediante interferometria satellitare sulla “storia dei cedimenti”, hanno evidenziato, al di là di ogni dubbio, un rapporto stretto di causalità, sia nel tempo che nello spazio, tra lo scavo (e relativo emungimento d’acqua) ed i cedimenti misurati nel terreno, cui conseguono i danni sulle strutture. Per trarre delle conclusioni, va ricordato che le operazioni eseguite nel terreno presentano sempre una componente di rischio intrinseca, legata al fatto che “non si sa bene cosa c’è sotto”. Ciò comporta la necessità di indagini preliminari rivolte a rendere minimo il rischio e comporta anche, necessariamente, l’adozione di coefficienti di sicurezza adeguati, tanto maggiori quanto maggiore è l’ignoranza dei luoghi, l’entità dei lavori, la vulnerabilità del territorio.

Articolo tratto da http://www.impermeabilita.it/index.php

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Basta lagne sulla penale. Non siamo stupidi! Prima Parte

Allo zuccherino della Giunta e alle lagne della stessa sulle possibili penali da versare al concessionario dei lavori in caso di recesso rispondiamo con l’art.21 quinquies della legge 241/90 e s.m.i.

Per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario, il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato da parte dell’organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge. La revoca determina la inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti. Se la revoca comporta pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati, l’amministrazione ha l’obbligo di provvedere al loro indennizzo“.

Quindi la legge 241 del 1990 sul procedimento amministrativo, come modificata più volte e anche di recente (2010), che porta “nuove norme sul procedimento amministrativo”, prevede la revoca del provvedimento amministrativo, non solo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse o quando sia intervenuto un mutamento della situazione di fatto, ma anche “nel caso” di “nuova valutazione dell’interesse pubblico originario”. E questo ci pare appunto “il caso” di fronte al quale si trova la Giunta, che può tranquillamente riconoscere nel parcheggio interrato, a seguito dei tantissimi motivi raccolti da questo Comitato e della nuova variante al progetto, un’opera infrastrutturale non corrispondente ai bisogni della città, in contrasto con il proprio programma per la disciplina della mobilità urbana affine ai principi di buon amministrazione, partecipazione, trasparenza, efficienza e efficacia nel perseguire l’interesse pubblico.

Si tratta soltanto di ben motivare le ineccepibili ragioni della revoca e la determinazione al riguardo è del tutto legittima, anzi doverosa se, come ha affermato più volte il Comitato NO Parcheggio Piazza della Vittoria, l’opera è gravemente dannosa per gli effetti di attrazione di un traffico vizioso, altrimenti in linea generale voluto contrastare. E forse un simile danno è anche apprezzabile economicamente e si aggiunge a quello incommensurabile di lesione della integrità di un luogo sacro nella tradizione della città.

Quando poi il provvedimento legittimamente revocato incida, come nella specie, su rapporti negoziali il previsto indennizzo (non è una penale, perché non sanziona un comportamento illecito) “è parametrato al solo danno emergente e tiene conto [in funzione riduttiva, deve intendersi] dell’eventuale conoscenza o conoscibilità da parte dei contraenti della contrarietà dell’atto amministrativo oggetto di revoca all’interesse pubblico” (comma 1-ter dello stesso art. 21-quinquies).

Certo è, quindi, che non deve essere considerato il lucro cessante, del tutto estraneo alla previsione della spesa che il Comune dovrebbe sostenere, limitata invece al mero rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate. E non ci pare ragione valida che la tutela di un luogo (Piazza della Vittoria) di alto valore simbolico per la città non valga in assoluto una spesa (che, comunque, graverebbe solo contabilmente sull’esercizio corrente, ma sarebbe – è stato a ragione osservato – ammortizzata nei decenni e anzi secoli avvenire). Né ci appare credibile che non vi sia nessun modo con cui l’Amministrazione, in virtù della sua innegabile forza contrattuale, possa perseguire questa tutela, tanto più se l’Amministrazione valuterà e deciderà, invece, la “retromarcia” di progetti localizzati in altre sedi, come del resto già avvenuto.

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Non siamo soli

Sono tanti in Italia i Comitati di cittadini attivi contro la realizzazione di parcheggi interrati. Per tutti il denominatore comune è la lotta contro l’arroganza che nasce dal connubio Comune-Privati intorno all’affare cemento e alla speculazione edilizia e territoriale.

Tutti i Comitati mostrano di avere una coscienza ecologica, un’amore per il territorio e una sensibilità spontanea verso il reale interesse collettivo troppe volte abusato per l’interesse privato.

L’Oltrarno è il quartiere storico di Firenze che si estende sulla riva sud del fiume Arno. E’ ormai l’ultimo quartiere del centro storico a essere ancora vissuto dalla popolazione residente, in una città soffocata dalla speculazione.

Il quartiere è ancora vivo perché esistono restrizioni al traffico, i vincoli alle destinazioni d’uso rendono gli affitti accessibili a una popolazione spesso non facoltosa, ci sono piccoli esercizi rivolti ai residenti, una rete di asili nido e scuole di ogni ordine, alcuni presidi sanitari e due spazi pubblici importanti, Piazza Tasso e il giardino della Ludoteca Nidiaci.

Il Comitato Oltrarnofuturo è sorto per difendere e promuovere la vivibilità del quartiere; in questo momento gli sforzi sono concentrati in particolare su due fronti:

– la mobilitazione per impedire la costruzione di un parcheggio sotterraneo in Piazza del Carmine

– la difesa dello spazio della Ludoteca Nidiaci.

Tutte le informazioni http://blog.oltrarnofuturo.org

A San Bartolomeo in provincia di Pistoia è attivo un Comitato di lotta che si oppone alla devastazione del territorio causata dalla costruzione di un parcheggio sotterraneo.

Tutte le informazioni http://sanbartolomeonoparcheggio.blogspot.it/

Il Coordinamento dei Comitati No PUP di Roma si è costituito il 16 marzo 2010, diventando  rapidamente un punto di riferimento per tutti i comitati spontanei nati in seguito alla prevista realizzazione di parcheggi interrati e per tutti i cittadini  che credono che l’interesse pubblico  debba essere anteposto agli interessi privati. 

Il coordinamento, che raggruppa oltre 30 fra comitati e associazioni in lotta contro i parcheggi interrati previsti dal piano urbano parcheggi della capitale, è il movimento cittadino più ampio nella lotta contro i parcheggi interrati.

La home page del coordinamento si trova all’URL www.comitatinopup.it

La pagina è molto ricca di notizie e rappresenta senz’altro un’ottima fonte per tutte le informazioni inerenti i parcheggi interrati.

A Genova è presente il Comitato Acquasola per la tutela del Parco della Spianata dell’Acquasola minacciato dalla realizzazione di un parcheggio interrato.

La battaglia del Comitato è stata determinata e alla fine ha ottenuto i suoi frutti. Infatti, dal 2008 al 2011, il progetto, e con esso il cantiere, ha subito diversi stop proclamati, a seguito dei ricorsi, dal TAR della Liguria e dal Consglio di Stato. Nel novembre 2011 è arrivato anche lo stop della Cassazione. Il parco dell’Acquasola è stato considerato uno dei pochi polmoni verdi cittadini secondo i magistrati, quindi deve essere fruito dai cittadini secondo quanto regolamentato dal “Codice dei beni culturali e dal paesaggio”.

Secondo la Suprema Corte i lavori del parcheggio “danneggiano un interesse collettivo. L’uso che viene previsto per la porzione soggetta ai lavori – proseguono i giudici – può essere considerato incompatibile con il carattere storico del bene e ne pregiudica la conservazione e la integrità”.

Tutte le informazioni sono reperibili presso il link http://pergenova.wordpress.com/acquasola/

Milano: Difendiamo il piazzale Levater. È il blog ufficiale del “Comitato in difesa di Piazzale Lavater”, in cui trovare tutte le informazioni che riguardano questa storica piazza di Milano che ha rischiato di essere trasformata in un cantiere per la costruzione di un parcheggio sotterraneo. Qui potete leggere la storia di tutto quello che è successo, di quello che sta succedendo e di quello che si sta facendo per custodire la bellezza e unicità di questo luogo.

http://piazzalavater.blogspot.it

Sempre a Milano si segnalano i Comitati No Parcheggio Interrato Sant’Ambrogio e No Parcheggio Interrato via Aporti-Varanini.

A Torino è attivo il Comitato di cittadini che si oppongono alla costruzione di un parcheggio privato sotterraneo sotto il viale Corso Guglielmo Marconi a Torino.

Tutte le informazioni sono presenti al link http://salviamocorsomarconi.altervista.org/

Fra i tanti Comitati contro parcheggi interrati attivi in tutta la penisola citiamo:

Comitato Colle Cidneo Brescia per il NO al parcheggio sotto il Castello

Comitato Valori Collinari Napoli Vomero

Comitato No Park Vittoria Treviso

Comitato No Parcheggio Via Roma Cagliari

Proprio a Cagliari la lotta dei cittadini ha avuto un lieto fine. Infatti il Comitato, supportato dal CIREM (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità) è riuscito a far pressione sulla Giunta perché bloccasse defintivamente il progetto del parcheggio interrato in via Roma. Alla fine la battaglia è stata vinta e la Giunta comunale ha deliberato di bloccare il progetto del parcheggio. L’amministrazione cagliaritana ha ritenuto troppo oneroso per i cittadini un cantiere nel cuore di Cagliari della durata minima di due anni.

Tutta la storia sul parcheggio interrato nel capoluogo sardo si trova qui:

http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2011/08/30/stop-al-parcheggio-interrato-previsto-in-via-roma-a-cagliari/

 

A Parma opera il Comitato NO ai parcheggi sotterranei in centro storico a Parma. Il Comitato ha realizzato un articolo molto interessante dal titolo Parma Gruviera.

Il link del Comitato è http://www.causes.com/nientevoragini

http://domani.arcoiris.tv/parma-gruviera-8-parcheggi-sotterranei-%E2%80%9Cper-residenti%E2%80%9D-tagliano-le-piante-sconvolgono-il-centro-storico-costano-oro-e-chi-ci-abita-si-ribella/

Alessandria contribuisce alla lista con il Comitato no park Piazza Garibaldi, mentre il Comitato contro il parcheggio di Piazza Primo Maggio opera a Udine

Qui il link: http://comitatozardingrant.wordpress.com/

Infine si segnalano Comitato Cittadino Catania contro il parcheggio interrato piazza Europa e, a Bolzano il Comitato dei cittadini che si oppongono alla realizzazione del Park Fiume, Park Mazzini, Park Palermo e il Park Resia.

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Siamo determinati

14 Agosto 2013

 Lunedì è stata presentata la mozione popolare, sottoscritta da oltre 1100 cittadini e cittadine, in Consiglio Comunale. La proposta inoltrata chiede uno stop di almeno 24 mesi per i lavori e i cantieri del parcheggio interrato di Piazza della Vittoria. La raccolta firme posegue presso tutti gli esercizi commerciali dell’isolato san rocco e presso i banchetti periodicamente allestiti dai gruppi Reggio Democratia e Movimento 5 Stelle. Per tutte le informazioni e, soprattutto, per il dossier di controinfromazione sullo scempio in piazza della Vittoria è possibile contattare anche il Collettivo Autorganizzato R60 presso via Berta 4/C o presso il loro blog e i loro contatti.

In questi giorni l’assessore Maramotti ha proposto un’esenzione sulla tassa d’occupazione del suolo pubblico e su quella delle insegne.

La proposta è una furbata, l’ennesimo atto di arroganza, la classica “caramella data ai bambini” da parte di chi non vuole ascoltare le proteste e le proposte del fronte del NO.

Non ci sono in ballo soltanto le grossissime perdite (che di certo non si attenuano con un sconticino che incide pochissimo e male) commerciali e economiche dei negozianti il cui esercizio insiste su tutta l’area di piazza della Vittoria, ma anche una serie di problematiche legate al reale interesse pubblico dell’opera (fatta da privati per privati!), alle conseguenze sulla salute delle persone e sull’ambiente, ai pericoli di crolli, crepe e lesioni, alla durata dei lavori, alla fruibilità e alla memoria collettiva della piazza, alla speculazione territoriale e edilizia etc.

Per queste ragioni e per tutti i buoni motivi in favore della collettività, porteremo avanti la nostra lotta, continueremo a raccogliere firme, a fare controinformazione, a sensibilizzare coscienze e a organizzare inziative e eventi di piazza, fino ad organizzare sit in per bloccare i cantieri se necessario.

Il Comune tira dritto sul cantiere per la costruzione del parcheggio interrato di Piazza Vittoria ma promette l’esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico e quella sulle insegne ai commercianti dell’Isolato San Rocco. Una proposta per attutire i disagi, rinviata al mittente dai commercianti, ancora più determinati a fermare i lavori. «Gli sconti sono una barzelletta, faremo dei sit-in per bloccare il cantiere – promette Leo Mangoni, titolare della tabaccheria posta ai margini del futuro cantiere – Non saranno i cento euro che mi tolgono per l’esposizione dell’insegna a farmi campare per due anni. I lavori faranno chiudere almeno la metà delle attività commerciali. Verremo nascosti dal cantiere e anche chi passava di qua per andare dalle fermate degli autobus al centro, sceglierà altre strade. Al Comune chiediamo solo di fermarsi per parlare. Invece sono partiti con il piano esecutivo senza avvertirci per tempo». Sulla stessa lunghezza d’onda Massimiliano Cattani del ber Relive: «Io potrei risparmiare mille euro l’anno – spiega – ma ne perderò 40 mila in due anni viste le premesse. Non c’è confronto, stiamo parlando di briciole che non alleviano la nostra situazione. Andremo agli incontri con gli assessori, ma per dirgli che non se ne fa nulla». Anche Confcommercio, per quanto soddisfatta, non s’accontenta dello sgravio. «La decisione della giunta – premette Donatella Prampolini, presidente dell’associazione dei commercianti – è un segnale positivo. Tuttavia ci riserviamo di leggere la delibera prima di esprimere un giudizio definitivo. Quando si prospettò l’apertura del cantiere per il parcheggio, il comitato cittadino dell’Ascom chiese al Comune una tempistica certa per l’esecuzione dei lavori, una zona di scarico per i negozi, un maggiore presidio delle forze dell’ordine e lo sgravio di tutti i tributi comunali, comprese Imu e Tares. Dovremo ancora lavorarci sopra confrontandoci con il Comune»”. (Gazzetta Reggio 14/08/2013)

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Documenti istituzionali, atti, delibere, accordi, verbali di seduta di giunta e di consiglio

Nell’estate del 2004 la Giunta Delrio, con determina dirigenziale PG n.12271 del 07/06/2004, bandisce un Concorso Europeo di Progettazione in due gradi per la Riqualificazione di Piazza della Vittoria, Piazza Martiri del 7 luglio.

Come si evince dal bando di concorso (CONCORSO PIAZZA TEATRI) l’obiettivo generale del progetto consiste nella valorizzazione dell’urbanità di un luogo dal forte carattere centrale per la sua collocazione, per la qualità, la varietà e l’importanza delle funzioni presenti, per la forza e la regolarità del tessuto urbano del quale è parte. In particolare la valutazione delle proposte avverrà tenendo conto della congruenza ai seguenti parametri: capacità di inserimento del progetto nel contesto urbanistico e negli spazi pubblici della città; grado di rispondenza al soddisfacimento dei bisogni espressi dall’Amministrazione Comunale e rispondenza ai criteri/obiettivi di pianificazione prefissati.

Il 9 dicembre 2005, con determina dirigenziale PG n.25361, è risultato primo clessificato il progetto “Proiezioni Urbane 760” (Proiezioni Urbane 760) presentato dal gruppo di progettazione CAIREPRO (Cooperativa Architetti e Ingegneri Progettazione).

Il 28 dicembre 2005, con propria delibera GC 376/2005 (GC_2005_376), la giunta approva il progetto preliminare dei lavori di ristrutturazione delle piazze Martiri del 7 luglio e Vittoria suddiviso in 3 stralci per un importo complessivo presunto di euro 5.194.000,00, di cui il primo stralcio, di importo pari a euro 1.850.000,00, è inserito nell’elenco annuale dei lavori pubblici (LL.PP.) 2006 e nel programma triennale dei LL.PP. 2006_2008.

Il 6 settembre 2006 la giunta approva, con delibera GC 229/2006 (GC_2006_229), nello specifico, il progetto definitivo oggetto dei lavori relativi al 1° stralcio attuativo del progetto di riqualificazione delle Piazze in oggetto è la Piazza Martiri del 7 luglio e la zona corrispondente al suo prolungamento, antistante il Teatro Municipale, per complessivi 7.150 mq di superficie di intervento.

Come indicato nel programma triennale dei LL.PP. 2006_2008 (Programma Triennale LLPP 2006_2008), il secondo stralcio del valore presunto di euro 926.100,00 comprende la zona tra la Banca d’Italia ed i Civici Musei, mentre il terzo stralcio, del valore presunto di euro 2.417.900,00, riguarda tutta la piazza della Vittoria.

Intanto, però, il 21 gennaio 2005, il Comune di Reggio Emilia, con deliberazione Consiglio Comunale P.G. 268/13, ha approvato il Bilancio 2005, nonché il Programma triennale dei LL.PP. 2005-2007 (Programma Triennale LLPP 2005_2007) e l’Elenco annuale LL.PP. 2005.

Nello stesso Elenco annuale sono stati previsti sette interventi da realizzare con capitali privati in “Project financig”, tra i quali un intervento avente per oggetto “costruzione di parcheggi interrati in aree della citta” per un importo presunto di 15.000.000,00€.

Il 25 febbraio 2005 l’ufficio competente del Comune di Reggio Emilia pubblica l’avviso indicativo dei lavori (AVVISO INDICATIVO LAVORI) in project financing e al 30 giugno 2005 pervengono due proposte da altrettante associazioni temporenaee di impresa (ATI): l’ATI composta da CCC – ITALCANTIERI – CFC e l’ATI composta da IRCES 95 IGG – APCOA – FINAL SPA.

Il 22 marzo 2006, con delibera GC 70/2006 (GC_2006_70), la giunta dichiara SUSSISTENZA DI PUBBLICO INTERESSE DELLA PROPOSTA DI PROJECT FINANCING PRESENTATA PER LA “COSTRUZIONE E GESTIONE SISTEMA PARCHEGGI A SERVIZIO DEL CENTRO STORICO DI REGGIO EMILIA” DALL’ATI CCC – ITALCANTIERI – CFC.

La proposta vincitrice prevede la realizzazione di tre parcheggi interrati e rispettivamente: ex Caserma Zucchi (1 piano per 460 posti), piazza della Vittoria (1 piano per 79 posti e 45 box) e piazza XXIV Maggio (1 piano per 72 posti). In particolare per il solo parcheggio della ex Zucchi è prevista la fruibilità pubblica, mentre gli altri due sono a servizio esclusivo dei residenti.

Lo stesso giorno, con delibera CG 67/2006 (GC_2006_67), la giunta dichiara INSUSSISTENZA DI PUBBLICO INTERESSE DELLA PROPOSTA DI PROJECT FINANCING PRESENTATA PER LA COSTRUZIONE E GESTIONE SISTEMA PARCHEGGI A SERVIZIO DEL CENTRO STORICO DI REGGIO EMILIA DALL’ATI: IRCES 95 IGG – APCOA – FINAL SPA.

Il 27 ottobre 2006, nella seduta del Consiglio Comunale CC 27_10_2006 (CC 27_10_2006), viene discussa un’iterpellanza del consigliere Giovannini in ordine alle intenzioni della Giunta su piazza della Vittoria e sull’ubicazione del mercato ambulante nella fase realizzativa dei lavori in piazza Martiri 7 Luglio. L’assessore Sapdoni risponde: “(…) noi abbiamo compiuto degli atti ed il primo atto è appunto l’approvazione di un progetto definitivo su piazza Martiri del 7 Luglio e piazza della Vittoria che è fatto di tre stralci il primo dei quali verrà appaltato prima della fine dell’anno ed è previsto dagli investimenti del 2006. Il secondo stralcio, che è la parte che va a portare nella piazza i musei e la chiesa di San Francesco, sarà appaltato con fondi del triennale 2007 che come lei sa aveva un’indicazione nel precedente triennale ma quello reale, quello con cui si potranno fare gli appalti, è quello che abbiamo presentato in questi giorni e che verrà approvato dal Consiglio Comunale con il Bilancio 2007. Il terzo stralcio riguarda propriamente piazza della Vittoria ed è previsto in appalto nel 2008 con fondi 2008 quindi molto prima di quella data sarà conclusa la procedura di project financing con il riconoscimento della pubblica utilità ad uno dei due progetti presentati che aveva le caratteristiche che lei ricordava e che metteva sullo stesso piano tre parcheggi come se fossero tre parcheggi mentre in realtà è un parcheggio e due box-residenti e questo troverà la conclusione nei prossimi mesi quindi assolutamente in tempo per essere coordinato con il progetto della piazza che, come lei ricordava, è il progetto del “plesso solare” che prescinde da quello che eventualmente ci sta sotto”.

L’11 dicembre 2006 il Consiglio Comunale si riunisce per discutere una mozione di inizativa popolare in ordine alla sospensione del progetto che prevede l’eliminizaione della fontana del teatro municipale Valli e dei cedri di fronte all’isolato san rocco. Nella stessa seduta sono previste le discussioni in maerito ad alcune proposte, avanzate dalle opposizioni, da adottare sui progetti di riqualificazione delle piazze Martiri del 7 Luglio e Vittoria.

Dal verbale di seduta CC 11_12_2006 (CC 11_12_2006) si evince che la mozione popolare è respinta e con essa anche un odg del consigliere Giovannini rivolto a modificare le previsioni del “sistema parcheggi al servizio del centro storico” escludendo piazza della Vittoria e, al contempo, prevedendo un incremento di autosilos a servizio primario della residenza su tutto il centro cittadino, in modo da garantire una migliore e più completa copertura territoriale.

Il 16 febbraio 2007 la Giunta, con delibera GC 43/2007 (GC_2007_43) approva la modifica del 1° stralcio dei lavori di riqualificazione urbanistica di piazza della Vittoria e piazza dei Martiri del 7 Luglio a approva il progetto definitivo per il 2° stralcio per un totale complessivo di 950.000 €. Quest’ultimo interessa un’area di complessivi mq 4.185 e precisamente la zona corrispondente all’allineamento Banca d’Italia-Teatro Municipale fino ai Musei Civici e alla chiesa di san Francesco.

Con delibera GC 99/2008 (GC_2008_99), la Giunta, il 4 aprile 2008, riapprova alcune modifiche del progetto definitivo del 2° stralcio dei lavori di riqualificazione delle piazze Martiri del 7 Luglio e Vittoria, aumentando l’importo complessivo a 1.250.000,00 € e l’area di intervento di circa 820 mq sottratti ai lavori del 3° stralcio, che prevedeva in origine, nel piano triennale dei LL.PP. 2007_2009 (Programma Triennale LLPP 2007_2009), un intervento su tutta la piazza della Vittoria (da realizzare per il 2008) fronteggiante l’Isolato S. Rocco, sino ai giardini pubblici e dal limite del teatro Municipale al teatro Ariosto, per complessivi 6.985 mq di superficie d’intervento e per un importo complessivo presunto di spesa è pari a € 2.417.900,00.

Ma nel piano triennale dei LL.PP. 2008_2010 (Programma Triennale LLPP 2008_2010) i lavori per il 3° stralcio, da realizzarsi entro il 2008, prevedono un valore di 3.000.000,00 €, cioé circa 500.000 € in più rispetto a qianto previsto nel programma trinnale dei LL.PP. 2007_2009 (Programma Triennale LLPP 2007_2009).

Su questo punto, il 9 giugno 2008 il consigliere Giovannini presenta un’interpellanza in Consiglio Comunale. Stando al verbale di seduta CC 09_06_2008 (CC 09_06_2008) L’assessore Spadoni risponde: “L’area di cui stiamo parlando , la modifica del 2° stralcio, è un’area che a tutti gli effetti è il proseguimento di piazza Martiri del 7 luglio, non era mai stata interessata a un progetto da un parcheggio…parcheggio, dai box interrati per gli studenti (???) di piazza della Vittoria, tant’è vero che il quadro economico del momento in cui erano state fatte le prime previsioni… noi non avevamo ancora agli inizi idei progetti definitivi (…)”.

Nell stessa seduta i consiglieri Eboli, Lombardini e Ammaturo presentano un’interpellanza in ordine alla realizzazione di un parcheggio sotterraneo presso la Caserma Zucchi, ovvero quello per cui è risultata di pubblico interesse la proposta in project financing dell’ATI CCC – ITALCANTIERI – CFC.

Spadoni risponde all’interpellanza “La realizzazione del parcheggio sotterraneo alla Zucchi è effettivamente previsto dall’attuale amministrazione. E tra i project financing che ha fatto i due siti , uno il parcheggio interrato alla caserma Zucchi, il secondo, box interrati per residenti, circa 100-130 posti sotto piazza della Vittoria, in una struttura creata per residenti, in Largo degli Alpini , della capacità di circa 30-35-40 posti. Sono queste quantificazioni che spiegano i progetti E’ in corso la procedura di project financing, quindi siamo nella fase di negoziazione, è stato dichiarato il pubblico interesse. La negoziazione ha gli aspetti tecnici, per esempio le rampe di accesso ai box di Piazza della Vittoria dovrebbero essere collegate a strutture esistenti con un impatto nel sistema complessivo della piazza. Siamo in dirittura d’arrivo con l’approvazione del progetto preliminare che verrà messo a gara tra il mese di settembre e ottobre. Entro il mese di ottobre sarà messo a gara il progetto preliminare che riguarda questo sistema. Da quel momento in poi lo svolgimento della gara, i pareri, le autorizzazioni, le indagini, le cose definitive, i progetti. Questo è quanto . Noi abbiamo intensificato i percorsi di negoziazione che riguarda proprio gli aspetti tecnici, in particolare quello della capienza e dell’accesso dei blocchi interrati di piazza della Vittoria e , appunto, la pubblicazione del bando e tutte le altre azioni”.

Il 25 novembre 2009 vengono discusse in Consiglio Comunale 2 interpellanze: una del consigliere Giovannini in ordine ai concorsi europei di progettazione nell’ambito di riqualificazione delle piazze Vittoria – Martiri del 7 Luglio – Prampolini e di via Morandi – Paterlini; l’altra dal consigliere Eboli in ordine all’approvazione dei progetti preliminari dei parcheggi e dei box sotterranei al’ex caserma Zucchi, in piazza della Vittoria e largo degli Alpini ed al relativo bando di gara.

Dall’estratto di verbale CC 25_11_2009 (CC 25_11_2009) si può ritrovare la risposta di Spadoni: “(…) Quindi alcuni Project, come il mercato coperto che erano già stati assegnati, hanno comunque avuto registrato come un rallentamento dal punto di vista, per esempio, della vendita degli spazi commerciali pur essendo iniziato l’intervento, altri che non erano stati banditi hanno avuto bisogno anche perché come avevo ricordato a suo tempo, in una anche più recente Interpellanza c’è stata una modifica Legislativa di ulteriori approfondimenti; anche perché l’Amministrazione si pone l’obbiettivo di dotare il Centro Storico di due infrastrutture importanti ed in particolare come quella di piazza della Vittoria e quella della Zucchi e di averle, cosa che non era prevista nella prima proposta fatta dal privato e da tutti i successivi aggiornamenti, averla a costo zero per l’Amministrazione. Questo non mi sembra un particolare da poco che naturalmente ha inciso rispetto al tema in oggetto. Il problema infatti non è il progetto preliminare che esiste ma non è stato approvato, ma è che nella procedura di Project Financing non si bandisce un progetto preliminare, si fa un bando su un progetto preliminare e su un progetto economico finanziario sul quale noi vogliamo raggiungere l’obbiettivo della realizzazione dell’infrastruttura ma a costi zero per l’Amministrazione e quindi a totale rischio del privato per una congrua gestione o vendita degli spazi in diritto di superficie per quanto riguarda i box. Allo stato attuale quindi posso rispondere che non c’è nessuna correlazione tra l’avvio dei lavori per la riqualificazione dell’Isolato S. Rocco e il tema dei box e dei parcheggi interrati in Piazza della Vittoria, c’è, come dicevo, il tema di ottenere delle infrastrutture a costo zero per l’Amministrazione e c’è il tema come era previsto di non ottenere solo le infrastrutture, ma anche che attraverso queste infrastrutture, come veniva ricordato nella precedente Interpellanza venga realizzato sempre a carico del privato e a costo zero l’altra parte della riqualificazione del sistema di Piazza della Vittoria. Allo stato attuale dell’arte possiamo dire quindi che il dialogo tecnico che si sta svolgendo tra le strutture dell’Amministrazione e i promotori assegnatari a seguito della dichiarazione di pubblica utilità di questa progettazione sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista del piano economico finanziario è nel proseguire rispetto alla strada del Project che prevede due percorsi, il primo del quale che preveda la realizzazione del parcheggio interrato e dei box interrati di Piazza della Vittoria che siano a costo zero per l’Amministrazione Comunale e il punto di equilibrio è differente rispetto a quello che era stato proposto in una prima stesura proprio perché per trovare l’equilibrio economico i box interrati in Piazza della Vittoria salirebbero a 220 e verrebbero accompagnati da altri 200 posti a rotazione temporanea, quindi un’infrastruttura da 420 posti, 420 posti scomposti in 220 box e 200 box a rotazione temporanea, con l’obbiettivo, come dicevo, del costo zero per l’Amministrazione e se questa è stata l’ultima proposta sulla quale si è discusso e pensiamo che se da parte dei promotori arriverà l’ok, quindi di costruire il bando di gara sul progetto preliminare che era già stato predisposto e che ha questo dimensionamento e dopo il progetto preliminare che viene bandito, l’approvazione del progetto definitivo ed il parere delle Sovraintendenze interessate, il nostro obbiettivo, se appunto la nostra volontà c’è tutta, è quella di dare avvio al cantiere entro il 2010. Quelli originari CCC.”.

Il 16 giugno 2010 la Giunta, con delibera GC 142/2010 (GC_2010_142), conferma la sussitenza dell’interesse pubblico nelle modifiche apportate alla proposta di project financing per la costruzione e gestione sistema parcheggi centro storico, già dichiarata nella delibera GC 70/2006 (GC_2006_70), e approva il progetto preliminare dell’ATI promotrice come base di gara nel bando di aggiudicazione definitiva con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per una spesa presunta pari a euro 10.825.123,00 € iva esclusa.

Nella delibera GC 142/2010 (GC_2010_142) a sorpresa si legge che l’ATI promotrice originaria (CCC – ITALCANTIERI – CFC) è stata sostituita da una nuova ATI composta da CCC – CCM – APCOA SPA – FINAL SPA. Ovvero sono entrate nell’ATI promotrice, due delle imprese inserite nell’ATI la cui proposta era stata dichiarata mancante di interesse pubblico con delibera GC 67/2006 (GC_2006_67). Inoltre il progetto è completamente stravolto rispetto alla proposta originaria: spariscono gli interventi in Piazza XXIV maggio e ex Caserma Zucchi e si stabilisce un solo parcheggio interrato sotto il manto stradale di piazza della Vittoria per un complessivo di 420 box auto, di cui 220 in vendita con diritto di superficie ai privati e 200 destinati alla sosta a rotazione.

Il 21 giugno 2010, nella seduta del Consiglio Comunale CC 21_06_2010 (CC 21_06_2010) viene introdotto in discussione il punto n. 6 dell’odg relativo alla mozione dei consiglieri del PDL Claudio Bassi, Liborio Cataliotti, Marco Eboli, Fabio Filippi e Annamaria Terenziani in ordine alla realizzazione in tempi brevi di un parcheggio in Piazza della Vittoria.

Nella stessa seduta il gruppo consiliare del PD introduce un odg che impegna la Giunta ad avviare un percorso di confronto con i portatori di interesse e con la cittadinanza al fine di individuare le funzioni e i futuri usi delle piazze, con particolare riferimento all’estensione della pedonalizzazione ed alle conseguenti modifiche del trasporto pubblico, nonché a dare rapida e concreta attuazione al project in corso, previo un adeguato approfondimento nella competente commissione consiliare.

Sia la mozione del gruppo consiliare del PDL (votato, nonostante le forti critiche espresse, dal gruppo della Lega Nord compreso Giovannini), sia l’odg del gruppo consiliare del PD vengono approvati. Solo Spaggiari e Olivieri esprimono voto contrario in entrambi i casi.

Il 23 settembre 2010 viene ufficializzato, dalla’area pianificazione strategica del Comune, il bando di gara (Bando di gara disciplinare di gara) con procedura aperta e successiva procedura negoziata per l’affidamento in concessione, con il sistema della finanza di progetto, della progettazione definitiva ed esecutiva e della realizzazione dei lavori di costruzione di un parcheggio interrato in Piazza della Vittoria, della progettazione definitiva ed esecutiva e della realizzazione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dei parcheggi a raso esistenti nell’area “Ex Caserma Zucchi”, della gestione dei predetti parcheggi al servizio del Centro Storico della Città di Reggio Emilia. L’importo dell’intervento indicato nella Proposta del Promotore (CCC – CCM – APCOA Spa e FINAL Spa) è di euro 10.925.123,00.

A novembre 2010 la gara va deserta e l’esito (Esito) provvisorio stabilisce l’aggiudicazione all’ATI: CCC – Consorzio Ciro Menotti (CCM) – Apcoa – Final.

Il 3 marzo 2011 la determina dirigenziale P.G. n. 4343 provvede ad aggiudicare in via definitiva la “Concessione, con il sistema della finanza di progetto, tramite procedura aperta e successiva procedura negoziata, della progettazione definitiva, della progettazione esecutiva e della esecuzione di lavori di costruzione e di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché della successiva gestione di parcheggi a servizio del Centro Storico della Città di Reggio Emilia.” all’ ATI: CCC – Consorzio Ciro Menotti – Apcoa – Final.

Il 4 maggio 2001 Comune e Concessionario stipulano la covenzione per l’affidamento in concessione della realizzazione e gestione dei parcheggi Ex Caserma Zucchi e Piazza della Vittoria. L’ATI vincitrice si costituisce in società di progetto “Reggio Emilia Parcheggi Spa”

Il 18 gennaio 2012, con delibera GC 12/2012 (GC_2012_12), la giunta approva il progetto definitivo dell’intervento di realizzazione dei parcheggi ex Caserma Zucchi e Piazza della Vittoria da eseguire in project financing.

Tra la primavera e l’estate del 2012 si avvia la campagna di carotaggi nell’area interessata dal progetto del park interrato. Le analisi portano alla luce una serie di reperti archeologici, sottoservizi, tubature e cavi che non erano catalogati presso gli uffici catsatali. Il progetto allora è nuovamente sottoposto una rinegoziazione tecnica tra Comune e Concessionario allo scopo di ridefiniere l’equilibri economico-finanziario.

I contenturi del nuovo atto di accordo (atto di accordo parcheggi 28_11_2012) tra Comue e Concessionario è approvato dalla Giunta con delibera GC 235/2012 (GC_2012_235). L’atto stravolge completamente il progetto definitivo: i piani interrati diminuiscono da 3 a 2, il livello di profondità si riduce da 11 mt a 8 mt r da 420 posti/box auto si passa a 247 tutti destinati a vendita in diritto di superficie.

Il nuovo accordo introduce anche la previsione di un diritto di prelazione in favore del Comune per l’ipotesi in cui il Concessionario decida di cedere a terzi, ad un prezzo pari o inferiore a euro 35.000,00 (trentacinquemila) ciascuno, la proprietà superficiaria di uno o più tra i box o i posti auto da realizzarsi nel Parcheggio Vittoria.

Inoltre l’accordo, con specifico richiamo al punto 3.5 alla convenzione stipulata tra Comune e Concessionario il 4 maggio 2011, stabilisce chiaramente i soggetti che possono acquistare i posti auto/box: “Il concessionario ha assunto l’impegno, con la Convenzione stipulata in data 04 maggio 2011, al rep. 207.405 racc. 27.931, di avviare la campagna vendite per la cessione del diritto di superficie di almeno il 50% (cinquanta per cento) dei posti auto/box di cui al comma 3.2 del presente articolo alle seguenti tipologie di soggetti:

  • proprietari di immobili insistenti in tutto o in parte nel raggio di mt. 500 (cinquecento) da Piazza della Vittoria, per ciò intendendosi soggetti che attestino documentalmente il loro diritto di proprietà su beni immobili ubicati all’interno di tale area;

  • residenti in unità immobiliari insistenti in tutto o in parte nel raggio di mt. 500 (cinquecento) da Piazza della Vittoria, per ciò intendendosi soggetti che attestino documentalmente la loro residenza presso abitazioni ubicate all’interno dell’area di influenza del Parcheggio Vittoria come sopra descritta;

  • esercenti attività professionali, commerciali e/o artigianali all’interno della medesima area di cui ai precedenti capoversi. A tal fine il Concessionario non era tenuto a comunicazioni individuali in favore dei soggetti titolari del diritto, essendosi ritenuto assolto l’obbligo di comunicazione mediante avvisi adeguatamente pubblicizzati aventi ad oggetto la possibilità di acquistare i posti auto/box.

Essendo decorso il termine di 180 (centottanta) giorni dal 04 maggio 2011, fatta eccezione per gli impegni assunti dal Concessionario con i soggetti di cui al presente articolo che abbiano manifestato per iscritto al Concessionario la volontà all’acquisto di cui al comma 3.2 della presente convenzione, il concessionario sarà libero di cedere i posti auto/box a soggetti diversi da quelli indicati al presente comma, senza alcun vincolo.

Il 26 giugno 2013, con delibera GC 137/2013 (GC_2013_137), la Giunta approva una nuova variante del progetto definitivo consistente nella sua suddivisione in 3 lotti: lotto A, opere per la risistemazione del parcheggio a raso denominato “Ex Caserma Zucchi”; lotto B, opere per lo spostamento dei sottoservizi relativi a Piazza della Vittoria e Viale Allegri (compresi oneri di sicurezza diretti e indiretti e comprese somme a disposizione); lotto C, opere per la realizzazione di parcheggio multipiano interrato in Piazza della Vittoria. Il tutto per un totale generale di 13.058.417,07 €.

 

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Ricordo dell’asilo più bello del mondo

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La favola bella incominciò quarantadue anni fa. Era il 7 marzo 1970 quando venne inaugurato nel cuore verde della città storica “l’asilo più bello del mondo”, che oggi festeggerà il compleanno con l’allegria di sempre. Il “Diana” fu la più completa concretizzazione delle idee di Loris Malaguzzi, il pedagogista a cui la città deve il prestigio internazionale guadagnato nell’educazione infantile. Erano tempi in cui sembrava ancora ovvio che i bambini in età prescolare crescessero sotto le ali protettive della mamma-chioccia. Ma già alla fine degli anni Cinquanta il boom economico, aumentando esponenzialmente l’occupazione femminile, faceva crescere la domanda dei servizi educativi per l’infanzia. L’Unione donne italiane, un’associazione collaterale ai partiti di sinistra, poneva in primo piano l’obiettivo di creare le strutture che consentissero alle lavoratrici di conciliare i tempi di lavoro con gli oneri familiari. La meta, in realtà era più ambiziosa. Si trattava di dare vita a scuole per l’infanzia che ponessero le premesse per la formazione di uomini nuovi, capaci di trasformare una società piena di contraddizioni e ingiustizie. Perciò si proponeva un’alternativa laica all’educazione tradizionale, conservatrice e bigotta. La contrapposizione ideologica alle scuole cattoliche, oggi completamente superata, era allora molto forte.

Il Comune, retto dal sindaco Renzo Bonazzi, scelse di dare carta bianca a Malaguzzi, fine intellettuale di matrice marxista. I primi asili erano sorti in periferia. Il loro debutto nel centro storico, in un’ampia area dei giardini pubblici, fu una scelta felicissima con un risvolto negativo di cui non c’era piena consapevolezza. Infatti per fare spazio alla scuola, che la rivista americana Newsweek avrebbe definito “l’asilo più bello del mondo”, fu raso al suolo lo chalet Diana, un’elegantissima palazzina liberty che ospitava un caffè e la cabina dell’omonimo cinema estivo. Per Malaguzzi, però, era essenziale offrire ai bambini uno spazio aperto, che attraverso ampie vetrate li proiettasse verso gli ampi orizzonti della natura e del mondo. Ancor oggi i piccolissimi alunni sono incantati dai platani e dai pini che li sovrastano e dal resto della vegetazione rigogliosa che li circonda. Grazie alle sue trasformazioni imparano a conoscere le stagioni. La full immersion nel verde li aiuta ad acquisire i primi elementi di una coscienza ecologica. L’edificio, che ospita 75 bambini di età compresa fra 3 e 5 anni, ha un solo piano e si estende su una pianta quadrata, sviluppandosi intorno a una piazza interna, sulla quale si affacciano le tre sezioni, l’atelier centrale e due piccoli giardini a corte, che portano aria e luce. Le pareti esterne, ampiamente vetrate, lasciano intravedere gli alberi del parco. Nel corso dei decenni l’impostazione pedagogica di questa, come delle altre scuole comunali dell’infanzia, ha subito gli inevitabili aggiustamenti richiesti dai cambiamenti della società. Allo stesso modo si sono evolute le tecniche educative. «Quarant’anni fa – spiegano le maestre – i bambini disegnavano sulla pietra. Ora sono arrivate le tecnologie»”. (cfr Gazzetta Reggio 7 marzo 2012)

L’asilo Diana esiste ormai da 44 anni nei giardini pubblici dal lato di via Allegri e ha dato i primi input educativi a tante generazioni di reggiani e reggiane.

L’asilo nasce nel 1970 nel luogo che fin dalla seconda metà degli anni venti aveva ospitato lo chalet Diana, rilievo architettonico realizzato con la supervisione dell’architetto Prospero Sorgato in armonia con il carattere neoclassico dei giardini pubblici.

Ma l’abbattimento, non senza polemiche, dello chalet più frequentato dai reggiani, e che per decenni ha ospitato l’arena estiva, per fare spazio all’asilo ha portato notevoli soddisfazioni a fronte dei tanti sacrifici. Infatti nel 1991 la rivista americana newsweek ha citato l’asilo Diana fra le “Ten Best Schools” esaltandone, in particolare, sia l’ubicazione sia il metodo educativo introdotto da Loris Malaguzzi.

Nell’asilo più bello del mondo le pareti esterne, ampiamente vetrate, fanno intravedere gli alberi del giardino della scuola e, più in fondo, i grandi alberi dei giardini pubblici della città. Un struttura creata nel verde cittadino perché i bambini di ogni generazione potessero sviluppare una cosienza etica di rispetto per il territorio e l’ambiente essendo essi stessi parte di quell’angolo di natura nella città.

Grazie a quella vegetazione che cambia i colori a seconda delle stagioni, è stato più facile stimolare tante piccole idee e proposte ecosistenibili.

Ma domani i bambini del Diana, a cui si insegna l’immenso valore ecologico della bicicletta con la parola d’ordine «tu adulto, non devi fare niente che il bambino non sia capace di fare» (Loris Malaguzzi 1991 intervista a Gazzetta Reggio), vedranno cantieri, gru, ruspe, camion, rifiuti e tantissimo cemento per dare un tetto a 247 auto.

Cosa proveranno i bambini del Diana? Quale senso stimolerà il deposito del cantiere, quartier generale del cemento, che sorgerà proprio nei giardini pubblici? Saranno confusi o penseranno “che studipi questi adulti! Prima ci insegnano a rispettare l’ambiente e poi costruiscono una parallelepipdeo di cemento dove mettere, tutte insieme, 247 sorgenti di veleno proprio vicino alla nostra scuola!”.

E intanto la polvere dei lavori irriterà i loro occhi, riempirà le loro narici e i loro polmoni, il rumore tormenterà la loro serenità e il viavai dei tasporti di rifiuto, terra e cemento aumenterà i pericoli della strada.

A quel punto agli insegnanti non basterà più il «discutere, discutere, discutere»(Loris Malaguzzi 1991 intervista a Gazzetta Reggio) perché gli adulti avranno già fatto tutto ciò che un bambino non è capace di fare.

Una volta si abbattevano gli chalet del caffè per dare all’asilo più bello del mondo, oggi si abbattono chioschi del caffè per garantire l’ennesima inutile e pericolosa gettata di cemento nel cuore della città

«E’ paradossale. Siamo figli di un carro armato, 9 cavalli e 6 camion lasciati a Villa Cella dai tedeschi in fuga. Le donne della frazione, devastate dalla guerra, li hanno venduti e hanno deciso di realizzare con quei soldi la scuola per i loro bambini. Ero maestro elementare, mi chiamarono e andai a Villa Cella in bici, un giorno che uomini e donne stavano preparando i mattoni per costruire la scuola. Accettai quell’impresa e dopo qualche tempo mi ci buttai a tempo pieno, affascinato da questa prateria libera che era la scuola del bambino in cui potevi inventare tutte le pedagogie». (Loris Malaguzzi 1991 intervista a Gazzetta Reggio; risposta alla domanda “come sono nate queste scuole?” )

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Campagna di raccolta firme “Salviamo La Piazza”

In questi giorni di agosto sono state raccolte oltre mille firme da parte del Comitato, grazie anche all’aiuto del Movimento Cinque Stelle reggiano e del gruppo Reggio Democratica.

Le sottoscrizioni saranno portate lunedì 12 agosto o al massimo martedì 13 agosto in sala tricolore per la discussione di una mozione che chieda di fermare il cantiere per 24 mesi e aprire una discussione la più ampia e condivisa possibile, con la partecipazione attiva dei cittadini, sulla necessità o meno di continuare i lavori.

L’obiettivo del blocco dei cantieri per almeno 24 mesi è solo il primo passo verso l’obiettivo finale che è quello di salvare la piazza dallo scempio cancellando definitivamente il progetto del parcheggio interrato, anche attraverso lo studio di proposte e idee alternative, non onerose enon impattanti sulla vita sociale, commerciale e economica della comunità, nonché non pericolose per il territorio, l’ambiente e la salute collettiva.

In ogni caso l’attività del Comitato No Parcheggio Piazza della Vittoria non si fermerà qui.
Pertanto, in attesa di organizzare eventi e iniziative pubbliche in piazza, la raccolta firme continuerà, presso tutti gli esercizi commerciali dell’isolato san rocco, fino all’apertura dei lavori prevista per metà.

Sono in “cantiere” alcune iniziative da realizzare in piazza (assemblee cittadine, flash mob, conferenze etc.) come forma di dissenso attivo contro il parcheggio interrato e per rilanciare le controproposte del Comitato.

Nei prossimi giorni è prevista un’assemblea degli aderenti al Comitato per calendarizzare alcuni eventi. La data dell’assemblea sarà resa nota via email e attraverso le pagine di questo blog.

Per il momento si ringraziano tutti i cittadini, i grupppi, i collettivi e le forze politiche che ci hanno aiutato in questa prima fase di lotta.

RaccoltaFirme

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L’incredibile storia di un progetto

La preistoria del parcheggio interrato

L’idea di un sistema di parcheggi interrati appartiene alla giunta Spaggiari e risale ad oltre 10 anni fa. Tuttavia è con la prima amministrazione Delrio che l’idea prende forma e si avvia il cavilloso iter burocratico di un project financing per la relaizzazione di un parcheggio interrato sotto il manto stradale di piazza della Vittoria.

Il 15 ottobre 2004 la giunta comunale di Reggio Emilia ha adottato, con delibera 21171/324, il programma triennale delle opere pubbliche 2005/2007 e l’elenco annuale dei lavori pubblici 2005, successivamente approvati dal consiglio comunale con delibera 268/13 del 21 gennaio 2005.

Tra i lavori inseriti in entrambi i documenti vi è l’intervento denominato “Parcheggi interrati o silos (Zucchi,San Girolamo, Piazza Vallisneri, ecc.)” con oggetto”Costruzione di parcheggi interrati in aree della città” in project financing, per una stima dei costi di programma pari a 15.000.000 €, da mettere a concorso per l’anno 2005.

Il 25 febbraio 2005 è pubblicato l’avviso indicativo in merito al project financing ed entro il 30 giugno 2005 al Comune di reggio Emilia pervengono due proposte: una dall’assciazione temporanea di ipresa (ATI), composta dalle ditte Irces95 INGG, Apcoa e Final,e l’altra dalla ATI composta da CCC, Italcantieri e CFC.

Iniziano le polemiche

L’idea di realizzare un parcheggio interrato sotto piazza della Vittoria è subito bocciata da un fronte del NO.

Continuano le polemiche riguardanti i lavori di carotaggio e trivellazione in piazza della Vittoria. Dopo le dichiarazioni dell’assessore alla città storica Uberto Spadoni al nostro giornale, che facevano capire l’intenzione della giunta di procedere alla costruzione di un parcheggio sotterraneo in piazza della Vittoria, diverse componenti del centrosinistra – dopo i Verdi ora tocca a Rifondazione e Comunisti italiani – si sono sollevate, pronunciandosi contro il progetto.

Dopo una parte dei Ds e i Verdi, anche Rifondazione comunista e i Comunisti italiani hanno proclamato la propria non condivisione dell’idea di un parcheggio sotterraneo in piazza della Vittoria.

«Siamo assolutamente contrari – ci ha detto Matteo Riva, consigliere comunale del Pdci – alla proposta che abbiamo appreso. Siamo contrari anche nel caso in cui il parcheggio sotterraneo fosse destinato ai soli residenti».

Anche Matteo Sassi di Rifondazione non è d’accordo: «Siamo contrari al parcheggio per due motivi – ci ha detto – intanto perchè verrebbe realizzato attraverso il project financing e non abbiamo notizie su che azienda andrebbe a realizzarlo. Poi per una motivazione ambientale. Esiste il parcheggio della Zucchi a cento metri di distanza che è sistematicamente vuoto. Poi si incentiva la circolazione delle auto in centro storico. Ho diverse perplessità, credo che su questa questione Spadoni stia un po’ forzando la mano».

Una delle preoccupazioni del centro sinistra è relativa soprattutto alla destinazione dell’eventuale parcheggio, più che a una sua ipotetica realizzazione.

I costi che raggiungerebbe l’acquisto di un posto auto sotterraneo per i residenti sarebbe estremamente elevato. E difficilmente una impresa potrebbe assumersi l’impegno di realizzare un progetto del genere senza le opportune garanzie. Quindi il sospetto è che il parcheggio potrebbe essere aperto anche ai non residenti, con le conseguenze che si immaginano per il traffico in centro.

A proposito poi dell’ipotetica realizzazione, spuntano delle novità dal «Piano parcheggi integrato» a servizio della città storica, previsto dal Comune per il biennio 2005-2007.

Qui, tra le possibili localizzazioni dei parcheggi, compare anche l’ipotesi piazza della Vittoria. Alla voce «tipologia di parcheggio», si legge «interrato».

In pratica, la realizzazione di un parcheggio sotterraneo sarebbe tutt’altro che un progetto fumoso. Anche se l’orientamento del piano dà ragione all’assessore Ugo Ferrari, che aveva parlato di un parcheggio per residenti, come risulta alla voce «tipologia degli utilizzatori».

Sempre consultando il piano dei parcheggi, poi, emergono altre novità interessanti. Tra le aree individuate per la costruzione di parcheggi interrati ci sono anche: piazza Vallisneri (parcheggio interrato per residenti e non), via Roma (parcheggio interrato per residenti), via Samarotto (parcheggio interrato aperto a tutti), poi i viali della Circonvallazione, piazza XXIV maggio, piazzale Fiume, piazza Costa e piazza dei Servi.” (Gazzetta di Reggio 16 giugno 2005)

Il Comune di Reggio Emilia va avanti

Il 22 marzo 2006, conclusa la fase istruttoria prevista in termini di legge, viene dichiarata sussistente di interesse pubblico la proprosta della seconda ATI (CCC, Italcantieri e CFC) con delibera di giunta comunale n. 70/2006. In particolare risulta che “Nel complesso la proposta persegue le linee strategiche d’intervento indicate nello studio di prefattibilità e delle linee di governo dell’Amministrazione Comunale. Dal punto di vista economicofinanziario il progetto proposto presenta una più che adeguata redditività per il promotore e comporta la generalizzazione della sosta a pagamento sull’area del centro storico. Positiva la scelta di prevedere il mantenimento della struttura tariffaria oggi in vigore e quindi di mantenerla in linea con le politiche sulla mobilità dell’Amministrazione Comunale. Positiva la scelta di prevedere nella bozza di convenzione la presenza di un Comitato Esecutivo bipartisan, competente a monitorare il rispetto delle condizioni di equilibrio economico finanziario e la politica gestionale del concessionario. Altrettanto positiva la previsione di una soglia economica oltre la quale il concessionario si impegna a girare all’Amministrazione concedente parte dei ricavi.” (cfr delibera GC 70/2006).

Nella stessa delibera, tuttavia, la giunta comunale rimette la proposta al responsabile unico del procedimento (RUP) per l’attivazione della procedura di modifica della proposta sulla base di quanto evidenziato nella relazione di istruttoria agli atti P.G. 2365.

Sempre il 22 marzo 2006 la proposta della prima ATI (Irces95 INGG, Apcoa e Final) viene ufficialmente bocciata con delibera di giunta comunale n.67/2006 perché, in prima analisi, risulta insussitente dell’interesse pubblico. In particolare “la progettazione funzionale risulta inadeguata per quanto riguarda i parcheggi destinati ai residenti; in particolare il proponente prevede che il parcheggio di piazza della Vittoria venga destinato, nelle more della cessione a terzi dei posti auto, a rotazione. Quindi, questa modalità di gestione risulta incongruente con gli indirizzi dello studio di prefattibilità e con gli obiettivi dell’Amministrazione Comunale. Dal punto di vista economicofinanziario il progetto proposto presenta una elevata redditività per il proponente e comporta la generalizzazione della sosta a pagamento sull’area del centro storico. La tariffa proposta più che raddoppia l’attuale costo orario. Questa politica tariffaria è volta a garantire al proponente un alto rendimento e si presenta per gli utenti più onerosa di quella dell’attuale gestore. Tale incremento delle tariffe potrebbe, inoltre, costituire un elemento disincentivante il progetto di riqualificazione e promozione dell’intero sistema centro storico, e pertanto incongruente con gli obiettivi dell’Amministrazione Comunale.“ (cfr. delibera GC 67/2006).

Nel frattempo entra in vigore il codice degli appalti d. lgs. 163/2006 che ritocca le condizioni di project financing e rallenta la mediazione tra RUP e ATI propotrice sulle modifiche da apportare alla proposta già dichiarata di pubblico interesse. È una fase importante perché RUP e promotore devono capire dove finisce l’ambito di applicabilità delle legge Merloni e dove inizia quello del nuovo codice degli appalti.

Il 9 giugno 2008 l’assessore Mimmo Spadoni interviene in una seduta de consiglio comunale in seguito ad una interpellanza presentata dalle opposizioni sulla questione del project financing relativo ai parcheggi in centro. L’assessore riferisce di una negoziazione in atto sugli aspetti tecnici riguardanti un parcheggio sotterraneo alla ex caserma Zucchi, di un parcheggio sotterraneo da 100-130 box in piazza della Vittoria e di un parcheggio per residenti della capacità di circa 30-40 posti in largo degli Alpini. In particolare l‟assessore da conferma sulla dirittura d’arrivo per quanto riguarda il progetto preliminare che potrebbe essere messo a gara entro il mese di ottobre dello stesso anno.

La campagna elettorale per le amministrative del 2009

Il 2009 è l’anno delle elezioni amministrative per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. Alla vigilia della tornata elettorale Spadoni, intervistato dalla Gazzetta di Reggio, rilancia i parcheggi sotterranei, di cui si parlava già ai tempi dell’amministazione Spaggiari.

«Vogliamo portare avanti il progetto dell’ex caserma Zucchi, di via Ariosto e di piazza della Vittoria». Da realizzare, come previsto in passato, con un project financing (il privato finanzia, realizza e gestisce i ricavi, il pubblico è coinvolto per progetto e controllo).

Ma perché nei cinque anni di giunta Delrio il progetto si è arenato? «E’ stato fermato da varie modifiche legislative fatte dal Governo sul project financing — replica l’assessore —. Ora stiamo adattando il piano al nuovo indirizzo, ma dal punto di vista architettonico non dovrebbero esserci cambiamenti». E i tempi di realizzazione? «Entro fine mese dovremmo definire le procedure per avviare il nuovo percorso. La realizzazione dell’opera sarà un obiettivo della prossima legislatura. I lavori potrebbero iniziare nel 2010». Collegata al parcheggio sotterraneo, c’è la conclusione della sistemazione di piazza della Vittoria: «Finchè non sarà costruito il parcheggio sotterraneo – conclude Spadoni -, non potranno essere ultimate le finiture alla piazza». La scelta ora è davvero urgente.” (cfr Gazzetta di Reggio 15 aprile 2009)

Spadoni non è l’unico a puntare sul parcheggio interrato in campagna elettorale. Anzi è in buona compagnia!

La giuntadi Antonella Spaggiari aveva puntato soprattutto su un parcheggio sotterraneo alla caserma Zucchi. Senza sottovalutare i costi di gestione e con serie perplessità sull’intervento in piazza della Vittoria, dove potrebbero emergere resti della Cittadella. Ma oggi l’ex sindaco, in gara con la lista Città Attiva per tornare alla guida di Reggio, apre a varie ipotesi: «Vanno individuate – dice la Spaggiari – a ridosso dell’esagono cittadino, cioè sia immediatamente fuori sia all’interno dell’anello del centro storico, aree per parcheggi parzialmente interrati e con sviluppo in elevazione». Tra le proposte della Spaggiari, «l’aumento della dotazione di garages per i residenti e l’incremento dei parcheggi», oltre a «un accordo con commercianti e Act perchè chi fa spesa in centro, possa recuperare il costo del parcheggio».

«Faremo sicuramente dei parcheggi interrati – promette Fabio Filippi, candidato sindaco Pdl -. Esamineremo i progetti già redatti, senza dare nuovi incarichi, e decideremo quali mandare avanti come parcheggi coperti e silos. Essendo io un tecnico, credo di poter leggere i progetti e capire quali sono i migliori. E noi abbiamo lo spirito imprenditoriale, non lo spirito buonista di Delrio: noi saremo una giunta che le opere le farà».

«Noi rilanceremo senz’altro – attacca Angelo Alessandri, candidato sindaco per la Lega -. Ma i project financing li porti a buon fine se centri bene l’obiettivo. Mentre il Comune ha gestito male lo strumento, buttando via cinque anni. Hanno pensato a un solo project financing per piazza della Vittoria, caserma Zucchi e via Ariosto, poi non hanno neppure fatto il bando». «Avevano unito ai parcheggi sotterranei la gestione delle strisce blu del centro storico – dice Giacomo Giovannini, consigliere comunale della Lega -, ma questo creava un problema per l’Act, che avrebbe perso milioni di euro di guadagno. Poi era sottodimensionato per numero di posti auto, per numero di parcheggi interrati (occorre puntare anche su piazzale Fiume e l’ex Caam) e non era economico per un gestore». Per la Lega occorre dividere i progetti, partire da quelli da vendere ai residenti del centro, come piazza della Vittoria. Togliere da questa partita la gestione delle strisce blu. E solo in seguito puntare sulla Zucchi, difficile da rendere economico dovendo prevedere tariffe contenute.

«Sono d’accordo sul parcheggio sotterraneo di piazza della Vittoria – afferma Luigi Piscopo, candidato sindaco di Reggio Civica -, usando per ingresso e uscita viale Allegri e via Nobili. Lasceremo così i parcheggi di superficie del centro ai residenti, perchè occorre recuperare posti per le loro esigenze, mentre nel parcheggio sotterraneo potrà andare chi va in centro per lavoro o shopping. Serve invece una valutazione attenta sull’ipotesi della Zucchi».”(cfr Gazzetta di Reggio 15 aprile 2009).

Ma c’è anche chi si schiera contro il progetto del parcheggio interrato.

C’è chi parcheggi sotterranei li boccia. «Per me questo è l’ultimo problema di Reggio – dice Marco Scarpati, candidato di Gente per Reggio -. I parcheggi ci sono, non mi pare neppure di vedere nei residenti una spasmodica ricerca di box a pagamento. Piuttosto c’è un grave problema di viabilità per arrivare in centro. E’ l’accesso al centro che va cambiato, con trasporti pubblici veri, non come ora che passano a ogni morte di Papa».

Boccia i parcheggi sotterranei anche Matteo Olivieri (Reggio a 5 stelle, lista di Beppe Grillo): «Noi abbiamo alle spalle le primarie del centro storico e per i 500 cittadini interpellati il problema parcheggi non era tra i principali. Anzi, veniva dietro la sicurezza e la chiusura dei cinema in centro. Piuttosto noi vogliamo creare una rete ad alta frequenza di Minibù per il centro. E favorire i ciclomotori. Poi non dimentichiamo che la caserma Zucchi, spesso mezza vuota, dista dal centro poche decine di metri».” (cfr Gazzetta di Reggio 15 aprile 2009).

Il progetto riparte

La coalizione di centrosinistra che sostiene il sindaco Delrio vince le elezioni e l’iter burocratico del parcheggio interrato di Piazza della Vittoria riparte.

Il 25 novembre 2009, dopo quasi tre anni dall’approvazione della proposta della ATI costituita da CCC, Italcantieri e CFC, Spadoni è invitato a far luce sullo status di avanzamento del progetto da un’altra interpellanza dell’opposizione sui parcheggi in centro. Nel suo intervento l’assessore fa riferimento ad una mediazione tecnica fra l’amministrazione comunale e l’ATI la cui proposta è stata dichiarata di interesse pubblico dalla delibera di giunta 70/2006. Quindi, per la prima volta, riferisce di una variazione del progetto originario sostenendo che, per il parcheggio interrato di piazza della Vittoria, era in discussione una infrastruttura da 420 posti auto di cui 220 box e 200 a rotazione temporanea.

Il 30 marzo 2010 in un incontro del gruppo di lavoro interno del Comune di Reggio Emilia sulla mobilità e la sosta in centro storico, alla richiesta di un residente sul progetto del parcheggio interrato e alla richiesta di uno studente di poter usufruire di un’area di sosta riservata agli studenti universitari nella ex Caserma Zucchi, l’assessore Gandolfi risponde che Piazza della Vittoria è l’unico parcheggio che sarà realizzato a partire dal 2011 con circa 400 posti di cui circa 2/3 destinati ai residenti e che, per quanto riguarda la richiesta degli studenti universitari, non era possibile concedere loro una quota di parcheggi riservata all’interno della ex Caserma Zucchi essendo essi equiparati ai lavoratori pendolari del Centro Storico e quindi con la possibilità di lasciare l‟auto nei parcheggi scambiatori e raggiungere la sede delle lezioni con il minibus gratuito o il servizio di bike-sharing anch’esso gratuito.

L’11 giugno 2010 agli atti del comune viene registrata l’ntenzione da parte dell’ATI promotrice di variare la compagine per quanto attiene le mandanti Italcantieri S.p.A. (per la quale il Tribunale di Pavia dichiara il fallimento in liquidazione il 5 luglio 2010) e CFC (associata al CCC), rappresentando la volontà di associare, in luogo di esse, le imprese CCM, Apcoa Spa e Final Spa. Queste ultime due avevano già presentato una proposta che, come si è detto, era stata bocciata definitivamente con delibera GC

Il 14 giugno 2010 il RUP autorizza la sostituzione nella ATI e il 15 giugno 2010, la stessa ATI, presenta gli elaborati in relazione alle modifiche richieste da apportarsi alla proposta dichiarata di pubblico interesse con la delibera di giunta 70/2006. Nello stesso giorno il RUP attesta come positiva la valutazione della modifica rispetto alla originaria configurazione in relazione a quanto indicato nella delibera suddetta.

Nello stesso giorno il RUP attesta come positiva la valutazione della modifica rispetto alla originaria configurazione in relazione a quanto indicato nella delibera suddetta.

Nella modifica apportata si rivoluziona tutta la proposta iniziale e si parla espressamente di:

  • progettazione, la costruzione e la gestione di un parcheggio interrato nell’area di Piazza della Vittoria, articolato su tre piani, per un totale di 420 posti auto dei quali 220 destinati alla vendita in diritto di superficie (box e garage) e 190 destinati a rotazione temporanea, per un costo previsto per l’intervento pari a circa euro 10.000.000,00;

  • sistemazione dell’esistente parcheggio a raso “Ex Caserma Zucchi” con opere di manutenzione straordinaria a carico del Promotore per un importo pari a circa euro 600.000,00 e la sua successiva gestione;

  • esclusione di corresponsione di alcun prezzo da parte dell’Amministrazione in favore del Concessionario;

  • previsione per la Concessione di una durata di anni 32, con facoltà per il Comune di ottenere il rilascio dell’area “Ex Caserma Zucchi” decorsi dodici anni dalla data di consegna dell’area medesima, al fine di poterla utilizzare per ragioni di interesse pubblico;

  • previsione della costituzione in favore del Concessionario del diritto di superficie sul sottosuolo dell’area ove è prevista la realizzazione del Parcheggio Vittoria per una durata di anni 95 decorrente dalla data di collaudo definitivo del Parcheggio, con previsione della estinzione del diritto contestualmente alla estinzione della concessione per quanto attiene le aree non trasferite dal Concessionario a terzi e con previsione di obbligo per il Concessionario di trasferire il diritto di superficie in favore di terzi per un periodo non superiore a 90 anni;

  • l’obbligo, a carico del Concessionario, di pavimentare, sistemare e allestire quale pubblica piazza, a propria cura e spese, l’area sovrastante e circostante il realizzando Parcheggio Vittoria, in conformità al progetto approvato nel Concorso Europeo di Progettazione, per un costo attualmente a bilancio del Comune pari a euro 2.5000.000,00;

  • previsione, in relazione alle aree di parcheggio a rotazione, della corresponsione di un canone concessorio anticipato in favore del Comune, una tantum, pari a euro 100.000,00 nonché di un canone annuo di concessione di importo pari al 8% dei ricavi generati dalla sosta a rotazione in entrambi i Parcheggi, con un minimo garantito pari a euro 100.000,00 su base annua;

  • previsione di prevedono tariffe orarie per la sosta a rotazione pari a euro 1,50 per il Parcheggio Zucchi e a euro 2,00 per il Parcheggio Vittoria.

Il 16 giugno 2010 la giunta comunale, con delibera 142/2010, approva l’attività svolta dal RUP, conferma la sussistenza di pubblico interesse in ordine alle modifiche apportate dalla nuova ATI, ne approva il progetto preliminare e gli interventi in oggetto alla proposta (PROJECT FINANCING PER LA REALIZZAZIONE DI PARCHEGGIO INTERRATO IN PIAZZA DELLA VITTORIA E RIQUALIFICAZIONE DEL PARCHEGGIO AREA EX CASERMA ZUCCHI – REGGIO EMILIA) per una spesa presunta pari a euro 10.825.123,00 iva esclusa e demanda al RUP di definire ed attuare tutti gli atti e i procedimenti al fine porre il progetto promotie a base di gara con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Alla seduta di giunta che porta alla delibera 142/2010 sono presenti: Graziano Delrio; Sassi Luna; Ugo Ferrari; Catellani Giovanni; Corradini Franco; Spadoni Uberto Mimmo; Maramotti Natalia.

L’assemblea delibera con voto unanime.

Da rimarcare l’assenza di De Sciscio Filomena, Del Bue Mauro, Gandolfi Paolo e Sassi Matteo che ufficialmente non prendono parte alla discussione e non votano la delibera.

Il 29 settembre 2010 viene indetto il bando di gara per l’affidamento in concessione, con il sistema della finanza di progetto, tramite procedura aperta e successiva procedura negoziata della progettazione definitiva, della progettazione esecutiva e della esecuzione di lavori di costruzione e di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché della successiva gestione di parcheggi a servizio del Centro Storico della Città di Reggio Emilia. A base di gara è indicato quale importo della proposta del promotore un totale di 10.925.123,00 € (comprensivi dei 100.000 € per la corresponsione di canone una tantum alla stazione appaltante) al netto dell‟iva.

Alla procedura aperta esperita il 10 novembre 2010 non perviene alcuna proposta, sicché è comunicata l’aggiudicazione in via provvisoria dell‟appalto in finanza di progetto alla ATI costituita da CCC, CCM, Apcoa e Final.

Il 3 marzo 2011 si provvede ad aggiudicare in via definitiva la “Concessione, con il sistema della finanza di progetto, tramite procedura aperta e successiva procedura negoziata, della progettazione definitiva, della progettazione esecutiva e della esecuzione di lavori di costruzione e di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché della successiva gestione di parcheggi a servizio del Centro Storico della Città di Reggio Emilia” all‟ ATI: CCC – Consorzio Ciro Menotti – Apcoa – Final.

Il 4 maggio 2011 viene stipulata la convenzione per l‟affidamento in concessione della realizzazione e gestione dei parcheggi Ex Caserma Zucchi e Piazza della Vittoria, tra il Comune di Reggio Emilia e la Società di Progetto, costituita dai soggetti componenti l‟ATI promotore, denominata “Reggio Emilia parcheggi s.p.a.”.

Il progetto definitivo, secondo la suddetta convenzione, mostra un totale complessivo, iva inclusa, di 630.000,00 € per l‟intervento nella ex caserma Zucchi e di 14.613.933,96 € per l‟intervento in piazza della Vittoria.

Il 18 gennaio 2012, con delibera n.249/12 la giunta approva, con voto unanime, il prgetto definitivo per gli interventi integrati dei lavori nella ex Caserma Zucchi e in piazza della Vittoria.

Ad esclusione di Del Bue, Corradini e Gandolfi, assenti in sala, tutti gli assessori votano all’unanimità.

Mistero city where

A settembre del 2009, cioè quando il comune ha già sancito il passaggio della gestione del parcheggio Zucchi in mani private con delibera di giunta n. 70/2006 e mentre ne sta negoziando con la ATI promotrice il progetto preliminare da porre a base di gara, l‟ACT, a cui in quel periodo spettava la gestione del parcheggio, ne inaugura l‟ampliamento e il nuovo sistema “pay post” basato sulla lettura automatica della targa.

Da un interpellanza del consigliere Matteo Olivieri, di Reggio 5 Stelle, si viene a scoprire che il dispositivo di lettura targa, noto anche come “city where”, costa alle tasche del contribuente ben 266.000 € all‟anno di affitto per quanto in preconsuntivo fosse stata prevista una spesa pari a 90.000 € (cfr delibera GC n. 53/2010).

Il 16 giugno 2010 (cioè soltanto 4 mesi dopo), con delibera n. 142/2010, la giunta comunale dichiara la sussistenza di interesse pubblico del progetto preliminare della ATI formata da CCC, CCM, Apcoa e Final.

A maggio 2011 la gestione della Zucchi passa da ACT ad Apcoa che dispone immediatamente la sosta a pagamento per tutte le 24h compresi i festivi, cosa che la dice lunga sulla privatizzazione del suolo pubblico!

Ma perché l’amministrazione comunale, nonostante avesse già deciso la privatizzazione dell‟area di sosta alla Zucchi, ha voluto comunque investire soldi pubblici (e non pochi!) per l‟acquisto di un dispositivo tenuto in funzione soltanto per poco meno di due anni?

Quei 266.000 € d‟affitto annui non potevano essere investiti per migliorare le condizioni del trasporto pubblico?

Riparte il fronte del NO

A maggio 2012 il Collettivo AutOrganizzato R60 presenta, presso l’omonimo spazio in via Berta, un dossier dettagliato contro il parcheggio interrato. Il documento viene costruito sulla base delle delibere approvate in giuta e rappresenta il primo esempio razionale di opposizione e controproposta al progetto. Il dossier racconta esplicitamente i motivi del NO ad un’opera considerata inutile, dannosa, pericolosa, priva di un reale interesse pubblico, frutto soltanto di un confronto tra comune e privati, senza conivolgimento dei cittadini e rientrante in una mera speculazione territoriale e edilizia.

Alla fine dell’estate 2012 arriva il NO delle associazioni ambientaliste cittadine.

In una lettera aperta Legambiente Reggio Emilia, WWF Reggio Emilia, Libera associazione ambientalista Il Gabbiano, Pro Natura, Tuttinbici e le associazioni culturali Italia Nostra Reggio Emilia e Società Reggiana di Archeologia Onlus chiedono alla giunta di modificare gli obiettivi:

“Il tanto desiderato e avversato parcheggio sotterraneo di Piazza della Vittoria assomiglia sempre più ad uno “scavo archeologico” e sempre meno ad un deposito d’auto.

E non è uno scherzo! A darcene chiara notizia è il dott. Marco Podini della Soprintendenza Archeo-logica dell’Emilia – Romagna.

In un’intervista del 18 agosto il funzionario fa intendere che l’intervento su Piazza della vittoria dovrà passare un duro vaglio “archeologico”. A tal punto che il progetto potrebbe subire impensabili ridimensionamenti, con buona pace dell’investimento ipotizzato.

Che la zona prescelta per il parcheggio fosse problematica non è un mistero per nessuno. Le associazioni scriventi avevano giustamente segnalato la delicatezza del sito, per la presenza dei resti della “Cittadella”, di possibili strutture romane e di reperti “erratici”, tutti da considerare.
Cose queste che anche gli stessi amministratori pubblici, che si battono per realizzare questo intervento, potevano “scoprire” con facilità, interrogando gli esperti che lavorano nelle strutture culturali municipali.

Nessuna giunta precedente aveva osato tanto.

Ma le criticità non si fermano certo qui.

Quando si prevede uno scavo così vasto e così profondo, in un’area dove si affacciano edifici storici e recenti di tutto riguardo come quelli che circondano la piazza sui lati sud e ovest (Teatro Ariosto, Torre della Galleria Parmeggiani, sede della Biblioteca delle Arti, isolato S. Rocco), si va ad intaccare in modo irreversibile la struttura del sottosuolo, sostituendo, ad una situazione di “pieno”, una realtà “vuota”. Il parcheggio ipotizzato infatti è un edificio a tre piani, sicuramente solido e sicuro di per se stesso, ma organizzato con pilastri, muri verticali e solai. Un edificio con grandi spazi vuoti posto sottoterra.

Ora noi ci domandiamo se una tale sostituzione possa provocare, in caso di sisma di una certa consistenza, un mutamento, con relativo indebolimento, delle condizioni di risposta di quegli “edifici periferici” che stanno intorno al nuovo parcheggio sotterraneo.

Siamo convinti che solo un accurato studio con annesse simulazioni, possa rivelare ciò che è prevedibile possa capitare. Questo perché se, alla fine, sono più i danni dei vantaggi, è più che lecito pensare che il sito prescelto per il parcheggio non abbia le condizioni per sopportarlo e vada abbandonato.
Tutto quello che si sta evidenziando, man mano passa il tempo e le stesse verifiche che qui si chiedono, stanno a significare anche che questa operazione è venuta avanti con una certa supponenza e che non sarà improbabile finire in una situazione di difficoltà e d ‘imbarazzo, come l’attuale.

Noi riteniamo, come abbiamo già ribadito a più riprese, non necessaria una struttura del genere, al di là del sito prescelto.

Di ben altro ha bisogno la nostra città per “ammodernarsi” davvero. Ci sono problemi che stanno lì sul tappeto da tanti anni e che nessuna giunta ha risolto finora: si va da un serio progetto di mobilità pubblica che diminuisca significativamente il traffico privato per affrontare il grave problema sanitario della qualità dell’aria, dal miglioramento della difesa idraulica (fino al possibile spostamento di quartieri a rischio), alla riorganizzazione logistica delle scuole superiori, riutilizzando l’area delle ex-Reggiane, alla “liberazione” della città dal sistema degli elettrodotti dell’alta tensione, che sono in questa situazione da prima della 2^ guerra mondiale.
Tutte operazioni queste in cui anche l’incontro pubblico-privato potrebbe trovare un reciproco vantaggio, provando così a migliorare davvero la “qualità urbana e architettonica” della nostra città.
Perché, quindi, non cambiare gli obiettivi ? “
.” (cfr 4minuti.it 27 agosto 2012)

Uno stop inaspettato e la varaiante al progetto definitivo

Il 22 ottobre 2012 arriva uno stop inaspettato per il progetto del parcheggio interrato in piazza della Vittoria. Infatti “il Consiglio Comunale di Reggio Emilia decide di “non procedere all’approvazione del progetto esecutivo relativo al parcheggio interrato di piazza della Vittoria (…) precedentemente alla presentazione e discussione dello stesso nella Commissione competente”.

Il Parcheggio di Piazza della Vittoria è un tema “caldo” che ha suscitato diversi malumori in città. La trattazione dell’argomento in Consiglio ha registrato toni particolarmente accesi tra favorevoli e contrari al progetto.

Negli ultimi mesi sono emerse numerose tubature non mappate e inoltre sono stati anche trovati reperti archeologici di interesse collettivo.

Alla fine si è deciso di rinviare il tutto alla Commissione ambiente e territorio per un ulteriore approfondimento sul project financing che porterebbe una vera e propria trasformazione nel cuore del centro storico attraverso la realizzazione di un edificio a due piani interreati per ospitare 280 posti auto (nelle previsioni originarie erano circa 420 posti auto)”. (cfr Reggio nel web 23 ottobre 2012).

Il 17 novembre 2011, di fronte ai problemi tecnici sorti in fase di carotaggio, Comune e concessionario si accordano sulla necessità di apportare modifiche al progetto definitivo e con delibera PG 22215, stabilendo stostanzialmente una riduzione del numero di piani interrati da 3 a 2, comportante una riduzine della profondita da 11 metri a 8, nonché la conseguente riduzione dei box/posti auto da 420 a 247 da destinare tutti a vendita in diritto di superficie.

L’accordo stipulato prevede anche una sorta di diritto di prelazione secondo cui, nel caso i box dovessero restare invenduti, il Comune di Reggio Emilia può acquistarli ad un prezzo non superiorie ai 35.000€.

Il progetto definitivo variato è suddiviso in 3 lotti: nel lotto A vi sono opere per la risistemazione del parcheggio a raso denominato ex Caserma Zucchi con la costruzione di una pensilina per l’autostazione; nel lotto B rientrano le opere di spostamento dei sottoservizi relativi a piazza della Vittoria e viale Allegri, nel lotto C vi sono le opere di realizzazione del parcheggio multipiano interrato in piazza con relativa ripavimentazione.

Il totale generale dei lavori è stabilito in 13.058.417,07€ e tutto è deliberato dalla GC il 26 giugno 2013. Alla seduta sono presenti solo gli assessori Ferrari, De Sciscio, Sassi Luna, Sassi Matteo e Sapdoni che approvano all’unanimità.

Nella stipula dell’accordo è singolare il rimando al punto 3.5 della convenzione:

Il concessionario ha assunto l’impegno (…) di avviare una campagna di vendite per la cessione del diritto in superficie di almeno il 50% dei posti auot/box di cui al comma 3.2 della presente convenzione alle seguenti tipologie di soggetti: proprietari di immobili insistenti in tutto o in parte nel raggio di 500 mt da piazza delle Vittoria, pe ciò intendendosi soggetti che attestino documentalmente il loro diritto di porprietà su beni immobili ubicati all’interno di tale area; residenti in unità immobiliari insistenti in tutto o in parte nel raggio di 500 mt da piazza della Vittoria, per ciò intendendosi soggetti che attestino la propria residenza presso abitazioni ubicate all’interno dell’area di influenza del parcheggio vittoria come sopra descritta; esercenti attività professionali, commerciali e/o artigianali all’interno della medesima area di cui ai precedenti capoversi. (…)

Essendo decorso il termine di 180 giorni dal 4 maggio 2011, fatta eccezione per gli impegni assunti dal concessionario con i soggetti di cui al presente articolo che abbiano manifestato per iscritto al concessionario la volontà all’acquisto di cui al comma 3.2 della presente convenzione, il concessionario sarà libero di cedere i posti auto/box a soggetti diversi da quelli indicati al presente comma, senza alcun vincolo.”

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Comitato No Parcheggio Piazza della Vittoria

Oggi 8 agosto 2013 nasce ufficialmente il Comitato No Parcheggio Piazza della Vittoria.
Il Comitato è formato dai cittadini, dagli esercenti, dalle associazioni, dai gruppi, dai collettivi, dai movimenti e dagli altri comitati sensibili alle problematiche legate alla realizzazione di un parcheggio interrato in Piazza della Vittoria a Reggio Emilia.

La costituzione, l’organizzazione, il funzionamento e gli obiettivi del Comitato sono riportati nell’atto costitutivo e nello statuto (in fase di realizzazione) che l’assemblea degli aderenti ha intenzione di sottoscrivere e approvare.

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