Il castello di sabbia delle penali!

Dalla gazzetta di reggio apprendiamo oggi che la cosiddetta penale da versare alla società di proggetto del park interrato sarebbe addirittura di 6 milioni (poco meno della metà dell’intero progetto valutato circa 13.000.000 di euro?). Il totale comprende tre milioni di penale da corrispondere al consorzio Reggio Parcheggi spa, con il quale l’ente locale ha firmato nello scorso dicembre una convenzione, e più di tre milioni di opere pubbliche che Reggio Parcheggi s’è impegnata, con il contratto di project financing, a realizzare a proprie spese.

Ma come è possibile? Fino a qualche giorno fa Ferrari raccontava al Carlino Reggio solo di una perdita, in caso di revoca, di 3.100.000 € quale investimento del concessionario privato per la riqualificazione della paizza e della ex Caserma Zucchi?

Da dove sono spuntati gli altri 3 milioni? Ma poi si può mai definire di “interesse pubblico” la sottoscrizione di una penale pari alla metà del valore complessivo del progetto?

Cerchiamo allora di fare un pò di chiarezza e di trasparenza. Nell’accordo siglato nello scorso dicembre tra Comune e Concessionario dell’opera non vi è alcuna quantificazione in merito ad una possibile penale, né vi è traccia di danno erariale. L’unico richiamo che si trova, in tal senso, nella convenzione, stipulata a maggio 2011, è quello all’art.37 septies della defunta legge Merloni (L. 109/94)  che fa riferimento, in caso di revoca, a costi effettivamente sostenuti dal concessionario e “un indennizzo, a titolo di risarcimento del mancato guadagno, pari al 10 per cento del valore delle opere ancora da eseguire ovvero della parte del servizio ancora da gestire valutata sulla base del piano economico-finanziario“.

Ora il 10% del costo complessivo dell’opera equivalgono a 1.3 milioni. Ma attenzione, perché in realtà il lotto C del progetto (GC_2013_137), che deve ancora essere approvato in Giunta, ha un valore complessivo di 11.306.000€ il cui 10% equivale a 1.13 milioni di euro. Come si vede siamo ben lontani dai 6 milioni pessimisticamente proofetizzati!

In ogni caso se è vero che la trasparenza è uno dei principi cardini del buon andamento della pubblica ammnistrazione, la Giunta è invitata a mettere tutte le carte in tavola così che tutti i cittadini possano farsi un’idea di cosa si celi realmente dietro quest’opera in termini tecnici e economici. Ma ci sono già pervenuti segnali negativi in tal senso, perché l’assessore Spadoni, invitato al confronto durante per l’incontro di domani sera, ha già risposto che non sarà presente!

Al di là di tutti gli aspetti negativi legati alla realizzazione e all’ultimazione del park interrato, e che il Comitato ha più volte raccontato, c’è da sottolineare, per l’ennesima volta, che rispetto a 10 anni fa la situazione di fatto è del tutto modificata, così come è sostanziamente modificato l’interesse pubblico intorno all’opera (eretta completamente per box privati). Tutto questo va nelle premesse perché l’amministrazione comunale possa, nella sua ampia discrezionalità, agire in autotutela, in merito al lotto C del progetto, secondo l’articolo 21 quinquies della la L. 241/90 versando, a titolo di indennizzo, solo il danno emergente.

Perché non lo fa? Perché non interviene su questo punto? Non ha la volontà o effettivamente ha sottoscritto, a insaputa della collettività, qualcosa di mostruosamente oneroso per tutti e tutte su un opera dannosa, pericolosa, inutile e totalmente priva di interesse pubblico?

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