1995: Vicenza crolli causati da uno scavo. Risarcimenti record (750.000€) dopo 14 anni.

IL CASO. Il giudice civile ha condannato committente, costruttore, direttore dei lavori e Comune a rifondere gli abitanti che furono sgomberati. I lavori per il nascente Hotel de la Ville provocarono crepe e danni alle palazzine vicine: dopo 14 anni i residenti hanno giustizia

I residenti avevano ragione. Ci sono voluti 14 anni per il primo grado, ma ora anche la giustizia lo ha confermato. I danni causati nelle abitazioni e nei negozi di via Rattazzi e di corso S. Felice, in città, che costrinsero residenti e commercianti a sgomberare case e attività, furono provocati dalla negligenza di chi stava costruendo l’Hotel de la Ville e dal Comune di Vicenza, che avrebbe dovuto verificare e non lo fece con la solerzia necessaria. Il giudice del tribunale civile di Vicenza Federica Fiorillo (il quinto, in questi anni, ad occuparsi della vicenda) ha infatti condannato committente, costruttore, direttore dei lavori e Comune a risarcire chi patì crepe e crolli per complessivi 745 mila euro.
LA VICENDA. Era il 1995 quando iniziarono i lavori per la realizzazione dell’Hotel in corso S. Felice. Per le fondamenta, fu compiuto uno scavo di notevoli proporzioni, e dopo qualche giorno i residenti iniziarono a notare le prime crepe in strada e sui muri. Fu interessato il Comune, oltre che il committente, ma i lavori proseguirono normalmente. Fino a quando, nel marzo ’96, dalle crepe si passò ai primi crolli e i vigili del fuoco evacuarono 11 famiglie dalle palazzine di via Rattazzi, costringendole a sgomberare per tutelare la loro incolumità. La polemica scoppiò furibonda e coinvolse l’allora amministrazione, guidata da Marino Quaresimin, con l’assessore Luigi Cappellari al centro degli attacchi politici. Dopo lo sgombero il pm Tonino De Silvestri avviò un’indagine per disastro colposo, che si concluse con assoluzioni e archiviazioni. Non emersero responsabilità.
LA CAUSA CIVILE. La causa fu promossa dalla famiglia Crestanello, con Paolo (futuro promotore, proprio a partire da questa vicenda, del Comitato contro gli abusi edilizi), i fratelli e i cugini, Mario Moretto e Andreina Veronese, assistiti dagli avv. Valerio Sorrentino, Marco Giaretta e Giovanni Bertacche; dalla famiglia Meneguzzo (avv. Aldo e Luca Massignani), proprietaria di una falegnameria; e dalla società Gelathos (avv. Alessandra Capuano Branca), proprietaria di una gelateria. Con posizioni diverse, chiedevano i danni alla “Vigim srl”, committente del cantiere (avv. D’Albora e Cortese), alla “Immobiliare S. Lucia” del geometra Carlo Valle, che eseguì i lavori (avv. Givani), all’architetto Alberto Monero, direttore dei lavori (avv. Pileci) e al Comune (avv. Tirapelle). Nella causa – per la quale il tribunale aveva disposto il sequestro preventivo di proprietà per 1,3 milioni di euro – sono stati coinvolti anche altri professionisti poi usciti di scena e le assicurazioni.

LA SENTENZA. Il giudice ha ritenuto che mancassero i necessari studi geotecnici preventivi per lo scavo, e che il diaframma di protezione che venne realizzato non era sufficiente. Non solo, non erano stati depositati i calcoli al genio civile. Quindi, la responsabilità del crollo e dei danni è di chi ha costruito, oltre che del Comune per omessa vigilanza e controllo. Il primo intervento del Comune giunse quando i lavori di scavo erano quasi ultimati: troppo tardi, rispetto alle segnalazioni dei residenti. Il Comune, fra l’altro, aveva chiesto il risarcimento delle spese sostenute: domanda respinta, perchè se avesse provveduto in tempo avrebbe evitato il danno. I Crestanello riceveranno in solido circa 500 mila euro, 106 i Meneguzzo, 60 la gelateria. Secondo i residenti, peraltro, i calcoli degli interessi non sarebbero corretti, e mancherebbero all’appello circa 150 mila euro. «Dopo 14 anni la giustizia è già lesa per il tempo trascorso – ha commentato l’avv. Sorrentino -. Nessuno finora ha pagato una lira per i residenti. Siamo comunque soddisfatti per una sentenza che ha visto accolte tutte le nostre tesi».

Tratto da

http://mobile.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/156927_risarciti_con_745_mila_euro_per_i_crolli/

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