L’azione della pubblica amministrazione è rivolta, in via principale, a perseguire l’interesse generale della collettività, agendo attraverso l’esercizio del potere in modo trasparente.
La trasparenza, regolamentata secondo la L. 241/90 sul procedimento amministrativo, è soprattutto una regola generale che coinvolge ogni determinazione pubblica e rappresenta il principio costituzionale di buon andamento e imparzialità, canonizzato nell’articolo 97 della Costituzione.
Ne consegue che le finalità di pubblico interesse devono sempre consentire alla collettività di comprendere appieno i percorsi decisionali dell’amministrazione pubblica allo scopo di garantire una corretta partecipazione di tutti i soggetti coinvolti per l’adozione delle decisioni in conformità con la tendenziale coincidenza tra gli obiettivi da perseguire in linea con l’interesse pubblico e l’utilizzo del potere amministrativo.
Trasparenza e partecipazione sono, dunque, i pilastri basilari delle regole di condotta dell’amministrazione pubblica amministrazione che deve necessariamente fare della comunicazione, chiara e precisa, un elemento fondamentale per creare un ponte tra chi gestisce i cambiamenti urbani e la collettività che li vive in prima persona.
D’altra parte il diritto dei cittadini ad essere informati e a formulare osservazioni e proposte nella fase di ideazione dei progetti di riqualificazione urbana, allo scopo di contribuire alla formazione delle scelte, è sancito in Emilia Romagna dalla legge regionale n. 3/2010 e non può essere svilito a formalità da espletare dopo che le decisioni sono state definitivamente prese e i lavori si apprestano a partire, né essere ridotto al solo aspetto dell’arredo urbano, della riqualificazione di Piazza della Vittoria o dell’esenzione COSAP, come prevede l’Amministrazione Comunale reggiana.
“Operazione Trasparenza. Quaranta domande sul park interrato Vittoria che necessitano di una risposta in nome dell’interesse pubblico”, che segue l’iniziativa della raccolta firme e precede le prossime iniziative di piazza, è un opuscolo realizzato dal basso che raccoglie molte delle domande che l’Amministrazione Comunale reggiana, a parere del Comitato No Parcheggio Piazza della Vittoria, non si è posta nei quasi 10 anni in cui ha negoziato soltanto col privato concessionario in merito all’equilibrio del piano economico e finanziario del progetto.
Siamo convinti che se la negoziazione per la questione mobilità urbana e, nella fattispecie per il park interrato Vittoria avesse coinvolto, in nome del principio della trasparenza e della partecipazione, anche la collettività e non si fosse attestata, come invece è accaduto, solo su accordi poco chiari tra Comune e privato, allora oggi non ci troveremmo nella situazione di dover aprire una conflittualità e una protesta sul progetto definitivo e esecutivo del park Vittoria.
Nell’opuscolo, il contraddittorio si mostra più aspro e provocatorio perché sul park interrato si ritiene di essere in presenza anche di una lesione del principio e del precetto costituzionale di imparzialità dell’agire pubblico. Ciò soprattutto per quanto riguarda l’obbligo dell’amministrazione di esaminare in modo completo, accurato e imparziale tutti gli elementi rilevanti della fattispecie (come affermato dalla Corte di giustizia delle Comunità europee) o l’obbligo di compiere in modo oggettivo un esame comparativo degli interessi pubblico e privato da valutare e di tenere conto dei relativi risultati.
Le quaranta domande dell’opuscolo vogliono rappresentare anche l’ennesimo invito rivolto all’Amministrazione Comunale a riflettere sull’utilità e la fattibilità dell’opera di fronte ai tanti, troppi, aspetti negativi presenti e futuri, di un’infrastruttura certamente incompatibile con il tessuto sociale e urbano della città.
Scarica l’opuscolo Operazione Trasparenza. Quaranta domande sul park interrato Vittoria che necessitano di una risposta in nome dell’interesse pubblico